pisareiefaso

I pisarei e faṡö, anche pisarei cui faṡö, sono gnocchetti di farina e pangrattato conditi con un sugo a base di fagioli, lardo, cipolla e pomodoro. Antica ricetta contadina povera ma completa, ancora oggi è molto diffusa tra la gente e nei ristoranti del Piacentino.

Una tradizione attendibile narra che la ricetta alla base dei pisarei e fasö sia originaria del Medioevo, utilizzata nei conventi del piacentino per sfamare, con ingredienti poveri ma nutrienti, i pellegrini di passaggio sulla Via Francigena verso Roma. Un tempo erano impiegati i fagioli di tipo dolico (Dolichos) anziché i borlotti e la ricetta non prevedeva la passata di pomodoro; questo perché borlotti e pomodori furono introdotti in Europa dalle Americhe, allora ancora sconosciute.

I pisarei sono ottenuti da un impasto di farina, pane grattugiato e acqua, che viene arrotolato a formare dei lunghi cilindri, i quali a loro volta saranno tagliati a tocchetti delle dimensioni di un fagiolo. I tocchetti, a loro volta, saranno schiacciati col pollice, avvolgendoli leggermente su se stessi, perché assumano la forma caratteristica.

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piccola di cavallo

La pìcula d’ caval (o pìcula ad caval) è un piatto a base di carne di cavallo della cucina piacentina. È opinione comune, seppur non confermata, che il piatto affondi le sue radici nella tradizione militare di Piacenza, città nella quale era quindi facilmente reperibile la carne equina dei numerosi cavalli a fine carriera.

Il nome pìcula d’ caval viene spesso impropriamente italianizzato in “piccola di cavallo”. In realtà in dialetto piacentino il sostantivo pìcula significa “razione”. Il nome del piatto indica quindi una razione, una porzione di carne cavallo.

Per la preparazione si utilizza la polpa del cavallo, che viene tritata finemente. Al macinato viene accompagnato un po’ di lardo pestato, prezzemolo, uno spicchio d’aglio, che successivamente vengono versati in un tegame nel quale si aggiungeranno un po’ di pomodoro, salvia, rosmarino e vino rosso.

Liberamente tratto da wikipedia.

25 giu
anolinibrodo

Gli anolini (in piacentino “anvëin“ o “anvén“) sono una tipologia di pasta all’uovo con radici antiche, già conosciuti e menzionati dal famoso cuoco rinascimentale Bartolomeo Scappi nel 1500, tramandato di generazione in generazione nelle famiglie.

Il piatto è ricco ed elaborato, come del resto molti piatti proposti nelle festività importanti, ma l’insieme degli ingredienti ne fa un piatto raffinato.

Generalmente nel Piacentino il ripieno è composto da una base di stracotto di manzo, che ha sostituito la carne di cavallo e maiale usata in passato. In Val d’Arda è invece diffusa un’altra variante, il cui ripieno è composto esclusivamente da Grana Padano molto stagionato e pane grattugiato.